Previsioni di mercato immobiliare: scenari e attese

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29 novembre 2025

Previsioni e scenari macro e micro per il mercato immobiliare nei prossimi 12-24 mesi.

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Le previsioni di mercato immobiliare per i prossimi 12-24 mesi stanno attirando l’attenzione di investitori, famiglie e professionisti del settore. La dinamica dei tassi d’interesse, l’andamento dell’economia e i cambiamenti demografici influenzano direttamente la domanda e l’offerta di abitazioni. Analizziamo gli scenari attesi per capire meglio come potrebbe evolvere il comparto immobiliare italiano nel breve e medio termine.

Scenario macroeconomico: stabilità graduale e inflazione in rallentamento

Il contesto macroeconomico mostra segnali di progressiva stabilizzazione. L’inflazione, pur restando un fattore da monitorare, sembra orientata verso un lento ma costante rallentamento. Ciò potrebbe favorire politiche monetarie più accomodanti nei prossimi mesi.

Una possibile riduzione dei tassi d’interesse entro un anno renderebbe più accessibili i mutui, incrementando così la capacità d’acquisto delle famiglie. Questo elemento potrebbe generare una ripresa moderata della domanda immobiliare, soprattutto nelle grandi città, dove il mercato ha tradizionalmente una maggiore resilienza anche nei periodi di incertezza economica.

Andamento della domanda: ritorna l’interesse per l’abitazione principale

Negli ultimi anni la domanda si è spostata verso immobili più ampi, spesso in zone periferiche o semicentrali. Questa tendenza, nata durante la pandemia, continua a influenzare le scelte delle famiglie, anche se con intensità minore. Nei prossimi 12-24 mesi si prevede:

  • Una crescita moderata della domanda di abitazioni principali, favorita dall’eventuale calo dei tassi.

  • Un interesse crescente per immobili efficienti dal punto di vista energetico.

  • Un mercato più selettivo: meno transazioni impulsive e maggiore attenzione alla qualità dell’immobile.

Le città metropolitane come Milano, Roma e Bologna manterranno un mercato dinamico, mentre aree meno popolate potrebbero registrare un riallineamento dei prezzi dopo l’aumento dovuto alla domanda post-pandemia.

Offerta immobiliare: aumento dei tempi di vendita e selettività degli acquirenti

L’offerta rimane ampia, ma non sempre in linea con le richieste del mercato. Gli acquirenti oggi sono più consapevoli e informati, e questo porta a:

  • Un allungamento dei tempi medi di vendita, soprattutto per immobili da ristrutturare.

  • Una maggiore attenzione alla classe energetica, che incide sul valore reale di lungo periodo.

  • Un incremento del mercato delle nuove costruzioni sostenibili, dove la domanda supera spesso l’offerta disponibile.

Gli immobili con caratteristiche poco richieste potrebbero subire una maggiore pressione sul prezzo, mentre quelli con standard moderni potrebbero mantenere o incrementare il loro valore.

Prezzi: stabilità generale con variazioni locali

I prezzi medi a livello nazionale mostrano una tendenza alla stabilità. Tuttavia, il quadro non è uniforme. Si prevede che nei prossimi due anni:

  • Le grandi città registreranno una leggera crescita dei valori, sostenuta dalla domanda costante.

  • Le aree periferiche potrebbero assistere a una correzione, soprattutto dove i prezzi erano saliti troppo rapidamente.

  • Il segmento del lusso manterrà la sua forza, grazie a un bacino di acquirenti meno sensibile ai tassi.

Sebbene non si prevedano impennate dei prezzi, è probabile che la richiesta di immobili efficienti e moderni generi differenze sempre più marcate tra abitazioni nuove o ristrutturate e immobili datati.

Locazioni: domanda in aumento e canoni destinati a crescere

Il settore degli affitti continua a vivere un momento di forte espansione, soprattutto nelle città universitarie e nei centri a forte attrazione lavorativa. L’accesso più difficile al credito degli ultimi anni ha spinto molte famiglie a preferire la locazione all’acquisto.

Nei prossimi 12-24 mesi è plausibile un ulteriore aumento dei canoni, con particolare intensità nelle zone metropolitane. Questo trend potrebbe incoraggiare gli investitori a puntare su immobili da destinare alla locazione a lungo termine.

Conclusioni: un mercato in equilibrio dinamico

Le previsioni per il mercato immobiliare italiano indicano un settore in equilibrio dinamico, con segnali misti ma generalmente positivi. Se i tassi dovessero diminuire, potremmo assistere a una timida ripresa delle compravendite, mentre il settore delle locazioni continuerà a mostrare vitalità.

In definitiva, i prossimi due anni rappresenteranno un periodo di adattamento e consolidamento, con un mercato più maturo, selettivo e attento alla qualità dell’offerta. Chi desidera investire dovrebbe valutare attentamente la zona, la tipologia e lo stato energetico dell'immobile per massimizzare il valore nel lungo termine.