La Situazione Aggiornata dei Prezzi Immobili €/m² in Italia

Valutazioni e prezzi per zone

11 settembre 2025

Prezzi immobili €/m² per zona in italia, case study e comparables per città e quartieri principali: aumentano la rilevanza territoriale.

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Il prezzo medio degli immobili in Italia ha raggiunto €2.104/m² a maggio 2025, secondo i dati dell'Osservatorio Mercato Immobiliare. Questa cifra rappresenta un incremento annuale del 2,73%, mentre i canoni di locazione sono aumentati addirittura del 7,73% nello stesso periodo. Il mercato immobiliare italiano continua a mostrare dinamiche interessanti, con differenze significative tra regioni che possono superare i €2.500/m² quando si confrontano aree come il Trentino Alto Adige e la Calabria.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio i valori immobiliari aggiornati al 2025, spiegando come funziona l'Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI), quali sono i criteri di classificazione delle zone territoriali e come viene calcolato il valore al metro quadro. Inoltre, esamineremo le differenze di prezzo tra varie tipologie di immobili - dagli appartamenti in centro città ai box auto, fino ai locali commerciali - fornendo una mappa completa dei prezzi che caratterizzano attualmente il mercato immobiliare italiano.

Dati aggiornati 2025 sul valore immobiliare in Italia

Nel panorama immobiliare italiano del 2025 emergono tendenze significative che delineano un mercato in evoluzione. L'analisi dei dati più recenti evidenzia andamenti differenziati tra vendite e locazioni, con variazioni regionali degne di nota.

Prezzo medio nazionale: €2.104/m² a maggio 2025

Secondo le rilevazioni più aggiornate, ad agosto 2025 il valore medio degli immobili residenziali in vendita ha raggiunto €2.109 al metro quadro. Questa cifra rappresenta il culmine di un percorso di crescita che ha toccato il suo apice nel mese di luglio 2025, quando è stato registrato il valore massimo di €2.113 al metro quadro. Considerando l'andamento storico, si nota un incremento costante rispetto al punto più basso toccato a dicembre 2023, quando il prezzo medio si attestava a €1.974/m².

Il mercato delle compravendite immobiliari mostra segnali di vitalità, con previsioni che stimano circa 725.000 transazioni per l'intero 2025, segnando un incremento dello 0,8% rispetto all'anno precedente. Questa crescita, sebbene moderata, conferma la resilienza del settore nonostante le sfide economiche.

Tuttavia, esiste una marcata differenziazione tra immobili nuovi e usati. Infatti, i prezzi delle abitazioni di nuova costruzione sono aumentati del 9,4% rispetto all'anno precedente, mentre quelli degli immobili usati hanno registrato un incremento più contenuto del 3,4%. Questo divario è attribuibile principalmente all'attenzione crescente verso l'efficienza energetica e alla maggiore rispondenza delle nuove costruzioni alle esigenze abitative contemporanee.

Incremento annuale del 2,73% nel valore di mercato

L'aumento dei prezzi immobiliari su base annua mostra un tasso di crescita del 2,83% rispetto ad agosto 2024. Questo dato si inserisce in un trend di crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni, con un'accelerazione particolarmente significativa nel 2024, quando l'incremento ha raggiunto il 3,2%.

Nonostante la tendenza nazionale al rialzo, esistono notevoli differenze a livello regionale. Nel periodo tra dicembre 2024 e febbraio 2025, alcune regioni hanno registrato cali significativi nei valori immobiliari. In particolare, il Veneto ha guidato questa tendenza con un -8,5%, seguito dalla Valle d'Aosta con -7,9% e dalle Marche con -6,9%. Al contrario, regioni come Campania (-1,1%), Toscana (-1,3%) e Molise (-1,7%) hanno mostrato una maggiore resistenza.

Su base annua, il Molise rappresenta un caso unico nel panorama nazionale, essendo l'unica regione ad aver registrato un incremento positivo del 3,3% nei prezzi degli immobili.

Aumento del 7,73% nei canoni di locazione

Il mercato delle locazioni ha mostrato una dinamica particolarmente vivace. Ad agosto 2025, il canone medio richiesto per gli immobili residenziali si è attestato a €14,39 al mese per metro quadro, con un notevole incremento del 6,75% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

A luglio 2025, i canoni di locazione hanno raggiunto il valore record di €14,9 al metro quadro, il più alto mai registrato da quando è iniziato il monitoraggio nel 2012. L'aumento su base annua è stato del 4,8%, evidenziando una pressione crescente sul mercato degli affitti.

Nel primo semestre del 2025, i canoni di affitto sono aumentati più del doppio rispetto ai prezzi delle case in vendita, con un incremento rispettivamente del 5,5% contro il 2,1%. Questa disparità ha comportato una progressiva diminuzione dell'interesse per la locazione, con un calo della domanda di oltre il 9% rispetto ai sei mesi precedenti.

A livello provinciale, l'andamento dei canoni mostra variazioni significative. Gli aumenti più marcati si sono registrati a Viterbo (10,9%), Taranto (10,6%) e Belluno (9,3%). Tuttavia, alcune province hanno visto riduzioni nei canoni, come Caltanissetta (-10,3%), Forlì-Cesena (-8,1%) e Vercelli (-6,8%).

Milano si conferma la città con i canoni più elevati d'Italia, con una media di €23,4 al metro quadro, seguita da altre metropoli dove la pressione abitativa rimane particolarmente intensa.

Come funziona l'Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI)

L'Osservatorio del Mercato Immobiliare rappresenta lo strumento ufficiale dell'Agenzia delle Entrate per il monitoraggio dei valori immobiliari in Italia. Questo sistema permette di avere un quadro dettagliato e aggiornato delle quotazioni in tutto il territorio nazionale attraverso un metodo di classificazione sistematico.

Zone OMI e criteri di classificazione territoriale

Il territorio italiano viene suddiviso in zone OMI omogenee, aree che presentano caratteristiche simili sotto il profilo urbanistico, socio-economico e di mercato. Ogni comune è frazionato in queste zone, che possono variare da un minimo di 1 nelle località più piccole fino a oltre 100 nelle grandi città. La classificazione segue criteri precisi:

  • Fascia: centrale, semicentrale, periferica, suburbana e rurale

  • Microzona catastale: porzioni di territorio comunale omogenee

  • Caratteristiche prevalenti: residenziale, commerciale, terziaria o produttiva

In particolare, le fasce territoriali sono codificate con lettere (B per centrale, C per semicentrale, D per periferica, E per suburbana e R per rurale), permettendo un'immediata identificazione della posizione dell'immobile all'interno del tessuto urbano.

Intervalli di quotazione semestrali min/max €/m²

L'OMI pubblica due volte all'anno (nei mesi di maggio e novembre) gli intervalli di quotazione per ciascuna zona e per ogni tipologia immobiliare. Questi valori sono espressi in euro al metro quadro e rappresentano il limite minimo e massimo entro cui oscilla il valore di mercato degli immobili in condizioni ordinarie.

Le quotazioni riflettono il valore medio di compravendita e locazione degli immobili e vengono aggiornate utilizzando diverse fonti:

  • Atti di compravendita registrati

  • Offerte presenti sul mercato

  • Indagini dirette presso operatori del settore

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che gli intervalli di valore non sostituiscono la stima puntuale, che richiede un'analisi specifica dell'immobile considerato.

Consultazione tramite mappa GEOPOI® e app OMI Mobile

Per rendere accessibili questi dati, l'Agenzia delle Entrate ha sviluppato strumenti digitali innovativi. La piattaforma GEOPOI® consente una visualizzazione geografica interattiva delle zone OMI, permettendo di consultare facilmente le quotazioni su base territoriale. Inoltre, l'app OMI Mobile offre la possibilità di accedere alle informazioni direttamente da smartphone e tablet, con funzionalità di geolocalizzazione per identificare rapidamente la zona di interesse.

Questi strumenti consentono di:

  • Visualizzare i confini delle zone OMI

  • Consultare le quotazioni per tipologia immobiliare

  • Confrontare valori tra diverse aree

  • Accedere allo storico delle quotazioni

Differenze tra valore catastale e valore di mercato

Un aspetto cruciale da comprendere è la distinzione tra valore catastale e valore di mercato. Il valore catastale, calcolato sulla base delle rendite catastali, viene utilizzato principalmente per finalità fiscali e spesso risulta significativamente inferiore al valore di mercato.

Al contrario, le quotazioni OMI riflettono il valore di mercato reale degli immobili, basato sulle effettive transazioni. Questa differenza diventa particolarmente rilevante in contesti come la compravendita (dove il riferimento è il valore di mercato) e il calcolo delle imposte (dove spesso si utilizza il valore catastale).

Le quotazioni OMI rappresentano pertanto uno strumento essenziale per orientarsi nel mercato immobiliare, fornendo un parametro oggettivo di riferimento per valutazioni più accurate e trasparenti. Se può esserti utile una valutazione della tua casa online con dati OMI puoi utilizzare il portale ValutatoreImmobile.it gratis e senza registrazione.

Formula per calcolare il valore al metro quadro

La determinazione del valore di un immobile richiede l'applicazione di una metodologia precisa che considera diversi fattori. Anziché affidarsi a stime approssimative, esiste una formula specifica che consente di ottenere una valutazione oggettiva.

Valore di mercato = superficie commerciale x quotazione €/m² x coefficienti

Per calcolare correttamente il valore di mercato di un immobile, occorre moltiplicare tre elementi fondamentali: la superficie commerciale dell'immobile, la quotazione al metro quadro della zona e i relativi coefficienti di merito. Questa formula rappresenta il metodo più affidabile per determinare quanto vale effettivamente una proprietà nel contesto attuale.

Le quotazioni immobiliari fornite dall'Osservatorio Mercato Immobiliare indicano, per ogni zona omogenea, un intervallo minimo e massimo di valori al metro quadro. Tuttavia, è importante sottolineare che questi valori non sostituiscono una stima puntuale, ma forniscono indicazioni di massima che tengono conto dell'ordinarietà dei fabbricati.

Come calcolare la superficie commerciale (inclusioni e percentuali)

La superficie commerciale include tutte le aree coperte e le pertinenze dell'immobile, calcolate secondo percentuali specifiche. Per ottenere questo valore occorre considerare:

  • La superficie utile netta calpestabile al 100%

  • I muri perimetrali al 100% fino a 50 cm di spessore

  • I muri in comunione al 50% fino a 25 cm

  • Balconi e terrazze: 30% fino a 25 mq e 10% per la quota eccedente se comunicanti; 15% fino a 25 mq e 5% per la quota eccedente se non comunicanti

  • Cantine e locali accessori: 50% se comunicanti con i vani principali, 25% se non comunicanti

  • Giardini e aree scoperte: 10% fino al limite della superficie dei vani principali

Nel caso di ville e villini (categorie A/7 e A/8), il limite per le aree scoperte è elevato a 5 volte la superficie dei vani principali.

Coefficienti di merito: piano, esposizione, stato conservativo

I coefficienti di merito sono parametri numerici che tengono conto delle caratteristiche specifiche dell'immobile, potendo aumentare o diminuire il suo valore di mercato. I principali sono:

Coefficiente di piano:

  • Piano seminterrato: -25% (con o senza ascensore)

  • Piano terra o rialzato: -10% con giardino, -20% senza

  • Primo piano: -10% (con o senza ascensore)

  • Attico: +20% con ascensore, -20% senza ascensore

Stato di conservazione:

  • Da ristrutturare: -10%

  • In buono stato: 0%

  • Ristrutturato: +5%

  • Finemente ristrutturato o nuova costruzione: +10%

Esposizione e vista:

  • Esterna panoramica: +10%

  • Esterna: +5%

  • Interna: -5%

  • Completamente interna: -10%

Inoltre, influiscono anche l'impianto di riscaldamento (autonomo: +5%, centralizzato: 0%, assente: -5%) e lo stato locativo (libero: 100%, locato: -20%).

L'applicazione corretta di questi parametri consente di ottenere una valutazione realistica del valore dell'immobile, bilanciando le caratteristiche oggettive con quelle soggettive che ne influenzano l'appetibilità sul mercato.

Prezzi medi per tipologia immobiliare nel 2025

Analizzando i valori immobiliari del 2025 per diverse tipologie di proprietà, emergono differenze sostanziali che riflettono non solo la posizione geografica ma anche le caratteristiche specifiche degli immobili.

Appartamenti: centro vs periferia nelle grandi città

Nelle principali città italiane, il divario tra centro e periferia continua ad ampliarsi. A Roma, il centro storico raggiunge quotazioni medie di 8.842 €/m², con punte di 15.000 €/m² nelle zone più prestigiose. Milano conferma la sua leadership con il Centro Storico a 11.584 €/m² (+11,9% in un anno), mentre in periferia l'aumento è più contenuto, come nel caso di Corvetto (+6%).

A Firenze e Bologna i prezzi hanno toccato il loro massimo storico nel primo trimestre 2025. In particolare, a Bologna si registra un incremento del 2,3% annuo, con punte del 13% nelle zone collinari.

Ville e villette: variazioni in base alla zona

Per quanto riguarda le villette a schiera, soprattutto quelle in località marine, i prezzi variano notevolmente in base a fattori specifici. La posizione geografica e la vicinanza al mare rappresentano i principali elementi che influenzano il valore, così come la vista diretta sul mare. Inoltre, metratura, dimensioni degli spazi e qualità delle finiture incidono significativamente sul prezzo finale.

Le villette di nuova costruzione o recentemente ristrutturate mantengono un valore superiore indipendentemente dalla loro posizione. Nel mercato attuale, è possibile trovare villette a schiera con vista mare a partire da 20.000 euro, rendendo questo segmento accessibile a una fascia più ampia di acquirenti.

Box auto: da €1.000 a €3.000/m² in base alla posizione

Il prezzo medio nazionale per un box auto si attesta sui 1.550 €/m², con una netta differenza tra grandi centri (1.821 €/m²) e piccoli centri (1.270 €/m²). Napoli guida la classifica delle città più costose con 2.530 €/m², seguita da Bologna (2.350 €/m²) e Firenze (2.335 €/m²).

Milano si posiziona quarta con 2.310 €/m², mentre Roma è solo sesta con 1.700 €/m². Le città più economiche per l'acquisto di un garage sono Bari (1.230 €/m²) e Catania (poco meno di 1.100 €/m²).

Rispetto al 2021, i prezzi sono aumentati quasi ovunque, con incrementi record a Bari (+24,3%) e Bologna (+22,5%). Nel primo semestre 2024, i prezzi dei box nelle grandi città sono aumentati dell'1,3%.

Negozi e locali commerciali: impatto della posizione commerciale

Il settore dei locali commerciali ha registrato una ripresa significativa. Nel 2024, il volume degli investimenti ha raggiunto 2,6 miliardi di euro, il triplo rispetto al 2023 e la migliore performance degli ultimi sette anni. Nei primi mesi del 2025, gli investimenti hanno superato i 550 milioni di euro.

Le quotazioni delle grandi superfici commerciali sono cresciute dello 0,4% nel 2024, mentre i negozi hanno visto un incremento dello 0,6%. Le regioni settentrionali hanno mostrato le migliori performance, con aumenti dell'1% sia per gli esercizi di vicinato che per i canoni di locazione delle grandi superfici.

Differenze regionali e comunali nei valori immobiliari

I dati dell'Osservatorio Mercato Immobiliare rivelano un'Italia caratterizzata da profonde disparità territoriali nei valori immobiliari. Infatti, questi divari riflettono non solo le differenze economiche tra Nord e Sud, ma anche le peculiarità dei singoli mercati locali.

Trentino Alto Adige vs Calabria: gap di oltre €2.500/m²

Il Trentino Alto Adige si conferma la regione più costosa d'Italia, con prezzi medi di €3.570 al metro quadro ad agosto 2025. Al contrario, la Calabria presenta i valori più bassi, con appena €951 al metro quadro.

Questo crea una disparità di oltre €2.500/m², al punto che con lo stesso capitale in Calabria è possibile comprare una casa quasi quattro volte più grande rispetto al Trentino Alto Adige.

Nella provincia di Bolzano, i prezzi raggiungono addirittura €4.692/m² nel comune capoluogo, mentre nella provincia di Reggio Calabria si scende fino a €797/m² fuori dal capoluogo.

Città con maggiore crescita: Abruzzo +9,2% nel 2024

L'Abruzzo ha registrato nel 2024 il maggiore tasso di crescita nel numero di compravendite immobiliari (+9,2%), seguito dal Friuli-Venezia Giulia (+6,4%) e dal Molise (+6%). Questo dinamismo è continuato nel 2025, con Pescara e provincia che hanno visto un incremento del 10% nel primo trimestre rispetto all'anno precedente. Tra i fattori determinanti: qualità della vita, prezzi accessibili (circa €1.800/m² a Pescara e €1.300/m² in provincia) e crescente interesse di investitori stranieri.

Confronto tra Milano, Roma e Bologna: centro vs periferia

Nelle grandi città italiane, il divario tra centro e periferia rimane significativo. A Milano, il Centro Storico ha registrato un aumento annuo dell'11,9%, raggiungendo valori medi di €11.584/m². A Roma, i prezzi sono cresciuti del 3,4% nell'ultimo anno, mentre Bologna ha visto un incremento del 2,3%, con punte del 13% nelle aree collinari. In confronto, Napoli ha registrato un calo del 3,9%, mentre Torino ha mostrato una crescita contenuta dell'1%.

Conclusione

Il mercato immobiliare italiano del 2025 presenta quindi un quadro complesso e variegato. Certamente, l'incremento medio nazionale del 2,73% nel valore degli immobili evidenzia una tendenza positiva generale, sebbene questo dato nasconda profonde differenze territoriali. Infatti, il divario di oltre €2.500/m² tra Trentino Alto Adige e Calabria testimonia quanto il contesto geografico rimanga determinante nella formazione dei prezzi.

Particolarmente significativo appare l'aumento dei canoni di locazione, cresciuti del 7,73% rispetto all'anno precedente, un dato che riflette la crescente pressione sul mercato degli affitti in tutto il paese. Conseguentemente, molti potenziali locatari si orientano verso l'acquisto, nonostante l'incremento costante dei prezzi di vendita.

Lo strumento dell'Osservatorio Mercato Immobiliare si conferma essenziale per navigare questa complessità, fornendo dati aggiornati e metodologie di calcolo che permettono valutazioni più oggettive. La formula che combina superficie commerciale, quotazione al metro quadro e coefficienti di merito rappresenta un approccio razionale alla determinazione del valore immobiliare.

Le diverse tipologie di immobili mostrano andamenti differenziati, con gli appartamenti nei centri storici delle grandi città che continuano a guidare la crescita dei prezzi. Milano mantiene il primato con valori superiori agli €11.500/m² nel centro storico, mentre Roma segue a distanza con circa €8.800/m². Analogamente, il mercato dei box auto riflette questa disparità geografica, con prezzi che variano dai €1.100/m² di Catania ai €2.530/m² di Napoli.

Il futuro del mercato immobiliare italiano appare quindi caratterizzato da una continua polarizzazione tra aree ad alta attrattività e zone meno richieste, tra nuove costruzioni e immobili da ristrutturare, tra centri storici e periferie. Tuttavia, l'interesse crescente per città precedentemente considerate di secondo piano, come dimostrato dalla performance dell'Abruzzo, suggerisce possibili riequilibri nei prossimi anni.

Infine, la crescente attenzione verso efficienza energetica e sostenibilità sta ridefinendo il concetto stesso di valore immobiliare, premiando con quotazioni più elevate gli edifici che rispondono ai nuovi standard abitativi. Di conseguenza, chi desidera investire nel mattone italiano deve considerare non solo la posizione, ma anche la qualità costruttiva e l'efficienza dell'immobile, fattori destinati ad assumere sempre maggiore rilevanza nel determinare il valore di mercato negli anni a venire.